Legge di Bilancio – Agevolazioni contributive

Tra le previsioni della Legge di bilancio 2021 (L. 178/2020), rientrano anche indicazioni in merito ad alcune delle agevolazioni contributive cui i datori di lavoro possono far riferimento nel 2021 in materia di nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato.

Assunzione giovani a tempo indeterminato

Il nuovo sgravio contributivo per le assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani introdotto dall’art. 1, c. 10 ricalca l’agevolazione, già strutturale, di cui alla L. 205/2017.

L’agevolazione prevede una decontribuzione del 50% per un periodo massimo di 36 mesi nei limiti di 6.000 euro annui ed è riconosciuta a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato o la trasformazione a tempo indeterminato, avvenuta nel biennio 2021-2022, di soggetti che non abbiano compiuto i 36 anni di età.

Per le assunzioni effettuate in sedi o unità produttive site in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, il legislatore prevede un periodo di fruizione più lungo, fino a 48 mesi.

L’accesso al beneficio è precluso ai datori di lavoro che nei 6 mesi precedenti o nei 9 mesi successivi abbiano proceduto a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e licenziamenti collettivi di lavoratori con la medesima qualifica.

 

Agevolazione per assunzione di donne disoccupate

Sempre per il biennio 2021-2022, la Legge di Bilancio 2021 incrementa fino al 100% l’aliquota di sgravio, prevista dalla L. 92/2012, fermo restando il limite massimo di 6.000 euro annui e la durata dello sgravio di 18 mesi complessivi

Tale sgravio spetta solo per le solo per assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di donne prive di impiego regolarmente retribuito, che abbiano i seguenti requisiti:

  • donne over50, disoccupate da oltre dodici mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Al fine di poter accedere al beneficio, l’assunzione incentivata deve comportare un incremento occupazionale netto verificato mensilmente rispetto ai lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.